FLORITERAPIA: I FIORI DI BACH IN GRAVIDANZA E PUERPERIO

Tesina OOM di Arianna Montanari

INDICE

1 Il concetto di “maternità interiore”

1.2 L’importanza del sapersi ascoltare

2 Il sostegno della natura in gravidanza: floriterapia

2.1 Fiori di Bach e storia di Edward Bach

2.2 Concetto di malattia per E.B.

2.3 L’uomo e la salute secondo Edward Bach

2.4 La classificazione dei Fiori di Bach

3 I sintomi e le paure più frequenti in gravidanza: fisico ed emotivo

3.1 L’uso dei Fiori di Bach in gravidanza

3.2 Come agiscono i Fiori di Bach

4 Conclusione

 

 

1. IL CONCETTO DI MATERNITÀ INTERIORE

Il concetto teorico di maternità interiore viene definito dalla sua autrice, Gina Ferrara Mori (2008) come “… un processo di sviluppo dell’identità femminile e un processo di elaborazione di rappresentazioni mentali. E’ il luogo delle fantasie, delle emozioni, dei sogni, è la residenza di legami, di affetti, di relazioni nuove, è il contenitore di quel bambino fantasmatizzato interno che diventerà il bambino reale esterno”.

Il concetto di maternità interiore costituisce quindi una sorta di mappa utile a definire il mondo della relazione della madre col figlio, da quando lo concepisce a quando ne avverte la vita fetale fino alla nascita e alla intima frequentazione quotidiana.

La maternità è prima di tutto uno stato psichico di ordine psicogenetico evolutivo (Delassus, 1995) che necessita non tanto di spiegazioni quanto di ascolto e comprensione; essa è fatta di sociale e di privato, di intimità e condivisione, di silenzio e di annuncio (Marinopoulos, 2005), intensamente carica di desiderio e di paura del desiderio, di conosciuto e non conosciuto a dispetto di ogni tecnologia e sapere scientifico.

  1. Tale atmosfera materna o, meglio, lo stato psichico della maternità, rischia spesso di restare nascosto o soffocato dal monitoraggio sanitario preventivo che accompagna tutta la gravidanza, periodo durante il quale si costruiscono i fondamenti della futura relazione madre-bambino.

 

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Le tecnologie, infatti, focalizzando l’attenzione sullo sviluppo morfologico del corpo fetale rischiano di sottrarre alle gestanti la possibilità di pensare, ovvero di ascoltare le proprie sensazioni, di entrare in contatto emotivo col bambino, di sperimentare la valenza emotiva e comunicativa dell’esame stesso.

Il contesto della maternità si è molto modificato nel nostro paese negli ultimi anni. L’eccessiva medicalizzazione della gravidanza, pur con indubbi risultati di prevenzione delle malattie neonatali e della mortalità infantile e materna, ha espropriato i genitori, ma soprattutto la madre, del ruolo attivo di partecipazione alla nascita e ha contribuito a banalizzare, nel senso di nascondere ed evitare difensivamente (Delassus, 1995) il processo della maternità interiore.

Il concetto di maternità interiore, quindi, costituisce una sorta di mappatura completa per descrivere e definire il mondo delle relazioni interiori della futura madre con sé stessa, con la propria madre, col partner, con il futuro figlio da quando lo concepisce a quando ne avverte la vita fetale fino alla nascita.

1.2 LA RICERCA DEL BENESSERE E L’IMPORTANZA DEL SAPERSI ASCOLTARE

La ricerca del benessere è un tema che sta acquistando sempre più rilevanza, diventa sempre più importante sforzarsi per raggiungere un equilibrio che ci permetta di vivere con più serenità.

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto recentemente l’accento su un concetto di salute che non sia solo un’assenza di malattia, ma anche il miglioramento dell’armonia tra corpo e mente: il benessere diventa quindi il risultato dell’integrazione di più fattori e dell’attenzione alla prevenzione di malesseri e negatività. Il primo passo per iniziare ad ascoltare sé stessi è porre al centro dell’attenzione il nostro organismo e cercare di concentrarsi per coglierne i segnali.

Lo stress, l’ansia e le emozioni si esprimono attraverso il corpo e attivano dei campanelli d’allarme che non dovremmo mai ignorare. Stanchezza, affaticamento e debolezza sono solo alcune delle modalità che il nostro corpo adopera per suggerire a noi stessi di rallentare, fermarsi e dedicare un po’ di tempo alla cura di se stessi. Ascoltare se stessi significa portare l’attenzione dentro di sé e illuminare ciò che si sente in quel preciso momento, le emozioni che ci stanno facendo visita, le sensazioni che il corpo sta portando alla nostra attenzione. Poiché ogni emozione, ogni sensazione è lì per portarci un messaggio.

La gravidanza è un momento molto importante nella vita di una donna. Il corpo che affronta importanti cambiamenti sembra anticipare la grande “rivoluzione” che la nascita di un figlio rappresenta nella propria vita. Imparare ad ascoltare i suoi ritmi che cambiano è essenziale per la salute della donna e del suo bambino.

Il corpo ti parla e spesso la gravidanza è considerata il momento dell’ascolto, un percorso di maturazione che aiuta una donna a diventare mamma e a conoscere lati della propria personalità ancora inesplorati.

 

  1. UN SOSTEGNO DALLA NATURA: LA FLORITERAPIA

La Floriterapia, anche in gravidanza ,si rivela una tecnica terapeutica molto interessante, per i suoi risultati benefici privi di effetti collaterali, sia per la madre che per il feto. Si rimane colpiti dalle innumerevoli applicazioni quotidiane che questa terapia permette, unite ad un’azione profonda e ad un approccio veramente olistico alla salute della donna. “I recenti studi di psiconeuroendocrinoimmunologia ci dimostrano quanti e quali siano i collegamenti e le vie funzionali che dalla mente vanno ad influire su tutto l’equilibrio ormonale e fisiologico del corpo umano. È indubbio che uno stato di serenità, di accoglienza e di identificazione col proprio ruolo materno, possono solo agire positivamente sull’evoluzione della gravidanza nonché sulla soglia del dolore al momento del travaglio” Dr Marcella Saponaro, (ginecologia e medicina naturale).

Un aspetto che spesso si sottovaluta è la carica ansiogena che l’ambiente circostante comporta. I consigli che si sprecano, i racconti drammatici di amiche e parenti su altre esperienze vissute, le notizie dei mass media, i timori delle persone care e troppo premurose, agiscono insieme su un equilibrio già precario e vulnerabile. È importante creare un’efficace “difesa emotiva ed energetica”, che aiuti la donna a restare centrata su sé stessa, con il proprio vissuto e con la propria saggezza interiore. Spesso la gestante può capire meglio di tutti gli altri ciò che è giusto e ciò che non va. D’altra parte, l’esperienza insegna che ogni gravidanza, nonostante il meccanismo fisiologico comune, è assolutamente diversa da qualunque altra, sia nell’evoluzione che nelle sensazioni che comporta.

A questo punto è facile comprendere come la gravidanza, con tutti questi “aiuti floreali” che la natura ci ha regalato, possa diventare non solo un passo importante nella vita di una donna, ma anche l’occasione di esplorare e scoprire con gioia quel grande mondo che è dentro di noi.

 

2.1 EDWARD BACH

“Non tenete alcun conto della malattia. Pensate soltanto alla prospettiva che ha della vita colui che ne è afflitto”, sono queste le parole di Edward Bach, nell’introduzione del libro che scrisse nel 1930 per presentare il suo metodo di cura.

Edward Bach nasce il 24 settembre 1886 a Birmingham, in Galles.

Nel 1912 consegue la laurea in medicina all’University College di Londra.

Nel 1919 diventa patologo-batteriologo a Londra, qui entra in contatto con le teorie di Hahnemann, definito come il padre dell’omeopatia.

I due uomini trovano come punto di incontro quello del “curare il malato e non la malattia”.

Edward Bach intuì che l’intera umanità poteva essere ricondotta per comportamento all’interno di una certa “categoria-tipo” ed ogni individuo sarebbe appartenuto all’uno o all’altro gruppo. Era il punto cardine della nuova medicina e il perfezionamento del principio di Hannemann.  Il tipo e la durata della malattia non avevano più importanza perché era necessario curare il carattere e la personalità dell’individuo.

La teoria dei 7 tipi ideata da Edward Bach comprendeva:

– Paura

– Incertezza

– Mancanza di interesse per il presente

– Solitudine

– Ipersensibilità alle influenze e alle idee

– Scoraggiamento e disperazione

– Preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri

All’interno si trovano i 38 Fiori di Bach.

Bach tra il 1928 e il 1934 viaggia tra Galles e Inghilterra in cerca di nuovi rimedi. In Galles trovò i primi tre fiori: Impatiens, Mimulus e Clematis.

Nel giro di poco tempo lasciò Londra per dedicarsi completamente a questa nuova scoperta, rinunciando alla gestione in prima persona della propria clinica; da questo momento, inoltre, non volle più esser pagato per i suoi consigli e le sue prestazioni, e visse esclusivamente di donazioni.

Edward Bach si stabilì poi a Mount Vernon nel 1934.

Nel 1935 dichiarò completata la sua opera.

 

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2.2 IL CONCETTO DI MALATTIA PER BACH

Per comprendere il concetto di malattia del Dr Bach, ho scelto di riportare le sue parole, tratte dai libri “Guarisci te stesso” e “Libera te stesso”, con l’intento di conoscere meglio il suo pensiero profondo: “Noi sappiamo che la malattia è, nel corpo, l’estrema conseguenza di un lungo profondo agire di forze misteriose. Il successo della terapia materiale è solo apparente e il sollievo provvisorio, se non è stata rimossa la vera causa…

… Ogni sforzo  indirizzato al corpo non può fare altro che riparare il danno in maniera superficiale. Perciò non lo cura, per il fatto che la causa è sempre operante e prima o poi rivela la sua presenza sotto altra forma…

… La malattia è, nella sua vera essenza, il risultato di un conflitto fra Spirito e Mente, e perciò non può essere sconfitta se non con uno sforzo spirituale e mentale…

… La malattia non è un errore né una punizione, ma solamente un correttivo, uno strumento di cui l’Io Superiore si serve per richiamare la nostra attenzione sui nostri errori, per metterci in guardia di fronte a errori maggiori e per riportarci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremmo mai dovuto allontanarci.”

La malattia, dunque, è la disarmonia che si genera tra Anima, Mente e Corpo.

Ci si ammala nel momento in cui la mente subisce delle “interferenze” provenienti dall’esterno e cessa di essere al servizio del “Vero Sé”, sottomettendosi alle “interferenze”.  Un esempio  semplice di interferenza è rappresentato dai messaggi manifesti o subliminali della pubblicità, che spingono verso modelli esistenziali incompatibili e, quindi, in conflitto con quelli genuini del “Vero Sé”.  Anima e mente entrano, in conflitto che, appunto, va inteso come “una situazione in cui forze di valore approssimativamente uguale ma dirette in senso opposto, agiscono simultaneamente sull’individuo”  Questo conflitto crea una perturbazione energetica che, se perdura, tende a trasferirsi dalla parte elettromagnetica dell’uomo a quella materiale e biochimica.  La biofisica e l’elettroagopuntura secondo  Reinhold Voll (medico e inventore dell’EAV, metodo diagnostico basato sull’agopuntura)  confermano ampiamente ciò che il Dr. Bach aveva intuito. Il Dr Bach  afferma molto esplicitamente che è proprio la malattia, con la sua sintomatologia che è caratterizzata, in prima istanza, dalla produzione di stati emozionali negativi, a darci la possibilità di intraprendere un percorso di guarigione. Per Edward Bach il sistema Uomo è parte integrante del sistema Universo (“unità”) e, quindi, apportare disarmonia è, in ultima analisi, un atto che si ritorce contro chi lo compie.

2.3 L’UOMO E LA SALUTE SECONDO EDWARD BACH

L’uomo è un sistema complesso anche se, allo stesso tempo, di grande semplicità.  Coesistono una parte fisica e una parte più sottile che egli definisce “magnetica”. Quindi l’ uomo è costituito da 3 componenti: anima, mente e corpo. L’anima (definita anche Io superiore e vero Sé) rappresenta la parte  vera, genuina di ciascuno. È l’aspetto che è in armonia con le leggi dell’Universo. In essa è inscritto una sorta di impalpabile codice che deve guidare nelle strategie fondamentali della vita. Secondo il Dr Bach, condizione fondamentale per la salute è ascoltare “la piccola voce tranquilla” dell’anima. “La nostra anima… ci parla tramite la nostra intuizione, i nostri istinti, i nostri ideali, i nostri gusti comuni”.

La mente (denominata anche corpo mentale o personalità nell’accezione latina di maschera) consente di esercitare capacità di tipo cognitivo. È la parte che permette strategie interagenti con la realtà quotidiana e con gli aspetti sociali: è al servizio della sopravvivenza quotidiana ma soprattutto dell’anima ponendo in essere una concretizzazione delle strategie inscritte nel codice dell’anima stessa. Il “corpo fisico” è l’aspetto materiale ed è considerato  una sorta di tempio dove si svolgono e sono possibili i riti dell’anima.

2.4 CLASSIFICAZIONE DEI FIORI DI BACH

I primissimi fiori scoperti da Bach furono i cosiddetti “12 Guaritori”, che il medico gallese iniziò prontamente a sperimentare prima su sé stesso e poi sui suoi pazienti; gli altri 26 vennero scoperti poco tempo dopo. Bach propone la suddivisione dei suoi fiori in funzione della personalità (elenco alfabetico) dell’ampiezza d’azione ,sulla costituzione base, sullo stato cronico e dello stato

transitorio della psiche (paura, disinteresse per il presente, solitudine, ecc…) suddividendoli in tre categorie.

 

La classificazione comprende:

I “12 GUARITORI

Agrimony ( Agrimonia ), per chi nasconde ansia e tormento dietro spensieratezza e cortesia;

Centaury ( Centaurea minore ), per chi, debole e privo di forza di volontà, viene sfruttato dagli altri;

Chicory ( Cicoria selvatica), per chi è possessivo e ricatta gli altri;

Rock Rose ( Eliantemo ), per chi è preso da grande paura e panico;

Gentian ( Genzianella autunnale ), per chi si abbandona al pessimismo, si scoraggia e si deprime per motivi conosciuti.

Mimulus ( Mimolo giallo ), per chi ha paura delle cose del mondo;

Impatiens ( Balsamina ), per chi è impaziente e non sopporta interferenze nel suo ritmo;

Cerato ( Piombaggine ), per chi non ha fiducia in sé e chiede continuamente consiglio ad altri;

 

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I 7 AIUTI

Rock Water ( Acqua di fonte ), per chi si autoreprime per essere d’esempio;

Wild Oat ( Forasacco o Avena selvatica), per chi è scontento o insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;

Heather ( Brugo o Erica), per chi rifugge la solitudine invadendo senza premure gli spazi altrui, in preda all’egocentrismo;

Gorse ( Ginestrone ), per chi prova grande disperazione e si sente senza speranza;

Olive ( Olivo ), per chi è completamente esausto sia fisicamente che mentalmente, gravato dalle attività quotidiane;

Oak ( Quercia ), per coloro che hanno determinazione e un senso del dovere spropositato;

Vine ( Vite ), per chi prova desiderio e ambizione di dominare inflessibilmente gli altri.

 

I 19 ASSISTENTI

Holly ( Agrifoglio ), per chi ha sfiducia nel prossimo, prova invidia, odio o rabbia;

Honeysuckle ( Caprifoglio ), per chi si rifugia nella nostalgia del passato,

ricordando solo le cose belle;

Hornbeam ( Carpino bianco ), per chi si sente stanco, debole, e diffida delle proprie capacità;

White Chestnut ( Ippocastano bianco ), per chi ha pensieri e preoccupazioni ricorrenti;

Sweet Chestnut ( Castagno dolce ), per chi prova un’estrema angoscia;

Red Chestnut ( Ippocastano rosso ), per chi prova apprensione per gli altri e si aspetta sempre il peggio;

Beech ( Faggio ), per chi è intollerante, polemico e arrogante;

Chestnut Bud ( Gemma di Ippocastano bianco ), per chi ripete sempre gli stessi errori e non vuole crescere;

Larch ( Larice ), per chi ha paura di fallire ed è affetto da complessi di inferiorità;

Crab Apple ( Melo selvatico ), per chi si sente sporco, nel corpo o nella mente;

Cherry Plum ( Prugno ), per chi ha paura di perdere la ragione;

Walnut ( Noce ), per i momenti di cambiamento, anche legati alle età della vita;

Elm ( Olmo inglese ), per chi si sente sommerso di responsabilità;

Pine ( Pino silvestre ), per chi tende a caricare su di sé anche le colpe altrui;

Aspen ( Pioppo ), per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza motivo;

Wild Rose ( Rosa canina ), per chi si abbandona alla rassegnazione e all’apatia;

Willow ( Salice giallo ), per chi prova amarezza, vittimismo e risentimento;

Mustard ( Senape selvatica ), per la depressione che giunge improvvisa o saltuaria, non grave e spesso per motivi conosciuti;

Star of Bethlehem ( Latte di gallina ), per chi è stato sottoposto a forti traumi o shock psicofisici.

 

Questa è la suddivisione secondo gli stati d’animo:

  • Per la paura: Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut.
  • Per l’incertezza : Cerato, Scleranthus, Genzian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat
  • Per lo scarso interesse verso le circostanze attuali : Clematis, Honeysuckle, Wild Rose, Olive,

White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.

  • Per la solitudine : Water Violet, Impatiens, Heater.
  • Per l’ipersensibilità alle influenze e alle idee : Agrimony, Centaury, Walnut, Holly.
  • Per l’avvilimento e la disperazione : Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple.
  • Per l’eccessiva preoccupazione del benessere altrui: Cicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Rose.

 

Il rimedio di emergenza, chiamato Rescue Remedy, è una miscela di cinque fiori, utile in ogni occasione di emergenza: fortissimi stress psico-fisici, esperienze forti, situazioni di panico, svenimenti, brutti sogni, ecc…

Consiste in una miscela di cinque fiori:

  • Star of Betlehem, contro lo shock improvviso;
  • Rock Rose, contro il panico o il terrore;
  • Impatiens, per riportare la calma;
  • Clematis, contro la tendenza a cedere, la sensazione di allontanamento appena prima di svenire;
  • Cherry Plum, contro la paura di perdere il controllo, di andar fuori di testa.

Al Rescue Remedy tradizionale si possono aggiungere, all’occasione, alcuni fiori. Per esempio:

  • Elm, quando il fisico non si riprende (svenimenti);
  • Walnut , per adattarsi a situazioni che mettono a disagio ma nelle quali bisogna stare per forza;
  • Sweet Chestnut , in caso di un lutto, di una perdita;
  • Scleranthus (e Walnut ), per chi ha problemi con i viaggi in generale (paura di volare, mal d’auto ecc…)

 

3 I SINTOMI E LE PAURE PIÙ FREQUENTI IN GRAVIDANZA

-Cambiamenti del proprio corpo:

Non sempre è facile adattarsi al proprio corpo che cambia, alla pancia che cresce e che, soprattutto negli ultimi mesi, non permette di essere più agili come prima. Alcune donne col pancione non si piacciono più, si vedono meno attraenti, fanno fatica a guardarsi allo specchio e sono preoccupate di non riuscire a tornare toniche ed in forma dopo il parto.

-Stanchezza, nausea e vomito:

Non tutte le donne hanno nausea e vomito in gravidanza. Ci sono però sia rimedi naturali sia farmaci che possono aiutare a contrastare questi disturbi.

La stanchezza invece è fisiologica perché è legata al cambiamento ormonale.

-Gli sbalzi di umore e il timore di non farcela:

È fisiologico che ci siano sbalzi di umore perché l’instabilità emotiva è legata al cambio ormonale, soprattutto nel primo trimestre di gravidanza e nell’ultimo periodo prima del parto. Ci si può sentire irritate, nervose e con la voglia di piangere.

Per il timore di non farcela, la paura di non essere all’altezza e la preoccupazione per le responsabilità, le essenze floreali possono aiutare a ritrovare un atteggiamento mentale positivo e fiducioso nelle proprie capacità.

-Ansia per la salute del bambino.

-Paura del parto e del dolore:

Questo è uno dei timori più diffusi nelle future mamme perchè non sanno cosa le aspetta (nel caso del primo figlio) oppure hanno dei brutti ricordi (nel caso del secondo o terzogenito). La paura del parto e di eventuali complicazioni è del tutto normale. Per la paura del dolore è importante conoscere le varie tecniche per alleviarlo tra cui, quelle naturali.

 

 

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3.1 I FIORI DI BACH UTILI IN GRAVIDANZA E PER IL PARTO

-Walnut per l’adattamento ai cambiamenti:

Aiuta il corpo e la mente ad “adattarsi velocemente al nuovo stato, diminuendo l’inquietudine e la paura del cambiamento.

È ottimo sia all’inizio della gravidanza, ma anche nei mesi successivi per favorire l’accettazione dei cambiamenti fisici sempre più evidenti

-Crab Apple per accettare la nuova immagine di sé:

Questa essenza è utile per chi prova una sensazione di disagio nei confronti del proprio corpo. Può aiutare a vivere un rapporto più sereno ed equilibrato con il proprio corpo.

Viene consigliato anche nella fase finale del parto, per favorire e facilitare la fuoriuscita del bambino.

-Mimulus per l’ansia e il timore di non farcela:

Utile se si ha la paura del parto e delle eventuali difficoltà e complicazioni.

Se si ha timore per la propria salute, del saper affrontare il ruolo genitoriale, di far fronte a stanchezza e fatica, delle nuove responsabilità, Mimulus aiuterà ad abbandonare il peso dei timori e delle ansie eccessive e aiuterà a sentirsi coraggiose ed in grado di affrontare gli avvenimenti della vita.

-Rock Rose per il panico:

Indispensabile per la sensazione di panico che può assalire la donna al pensiero del parto o durante il parto stesso.

Per contrastare terrore, agitazione, tensione, tremori e angoscia (è uno dei fiori che fanno parte del Rescue Remedy). Dona la capacità di mantenere il controllo della situazione con coraggio.

-Aspen per le paure a cui non sai dare un nome:

Per l’ansia che si presenta senza un motivo e ti provoca inquietudine e brutti presentimenti che ti impediscono anche un sonno tranquillo.

Aspen si rivela un aiuto straordinario per attenuare queste paure vaghe e irrazionali a cui non si riesce a dare un nome.

-Mustard per la malinconia improvvisa:

Utile quando vengono improvvisi attacchi di malinconia accompagnati da voglia di piangere , senso di tristezza, malumore, angoscia e inquietudine.

Mustard è il rimedio che aiuta a recuperare la voglia di vivere e ad accettare l’alternarsi delle emozioni, nella consapevolezza che la gioia tornerà sempre.

-Elm per il timore di non farcela:

Quando si è scoraggiati e si ha il timore di non farcela.

Ci si sente oppressi e sopraffatti dalla preoccupazione per le responsabilità che ci aspettano e ci si sente stanchi.

Elm è in grado di aiutare a ritrovare fiducia e ottimismo, ridando energia, sicurezza e fiducia nelle proprie capacità.

-Scleranthus per gli sbalzi di umore, la nausea, il vomito:

È un rimedio molto efficace per contrastare la nausea, il vomito e gli sbalzi d’umore che si possono avere durante la gravidanza. Dona la capacità di conservare l’equilibrio interiore.

-Red Chestnut per le preoccupazioni per il nascituro:

Aiuta ad allentare l’angoscia e l’ansia anticipatoria, calma l’apprensione eccessiva per il futuro del piccolo e la tendenza ad essere iperprotettivi.

Aiuta a sviluppare maggiore serenità, spensieratezza, autonomia e indipendenza nei rapporti affettivi.

-White Chestnut per i pensieri ripetitivi:

Se certi pensieri tornano di continuo alla mente senza riuscire a liberarsene, questa essenza floreale aiuterà a rilassarsi e a scacciare i pensieri ripetitivi recuperando la propria serenità e tranquillità.

-Larch per la mancanza di fiducia in se stessi:

Per il senso di insicurezza e inadeguatezza. Larch aiuta a sviluppare una maggiore autostima e un atteggiamento più fiducioso e positivo nei confronti di sé stessi e nelle proprie capacità.

-Olive per la stanchezza fisica e mentale:

Utile per contrastare la stanchezza tipica degli ultimi giorni di gravidanza e per quella che assale le donne nei primi mesi di vita del bambino.

Svolge una profonda azione di ricarica dell’organismo, agendo come un “ricostituente” naturale.

-Rescue Remedy per le emergenze:

L’azione di “pronto soccorso” del Rescue Remedy si rivela provvidenziale durante il travaglio perché aiuta a calmarsi.

Aiuta a sopportare meglio il dolore, combattere paura, emotività e agitazione e mantenere il controllo della situazione.

 

3.2 COME AGISCONO I FIORI DI BACH

Ogni Fiore di Bach possiede una sua specifica vibrazione, una sua frequenza, che corrisponde a una qualità positiva e possiede una ben precisa proprietà terapeutica che va ad agire positivamente sul proprio stato di disagio o di conflitto manifestato sotto forma di sintomo fisico o psichico.

Non esiste un rimedio standard adatto a ogni persona perché uno stesso problema in persone diverse, può dare reazioni totalmente differenti.

Bisogna perciò indagare con cura nella personalità della persona per scoprire lo stato d’animo disarmonico e la causa che l’ha originato individuando poi i rimedi necessari alla risoluzione del problema.

 

4 IN CONCLUSIONE

La gravidanza è per la donna un grande privilegio per entrare in contatto con sé stessa e con le sue forze connesse armoniosamente con la natura. Spesso durante i nove mesi di gravidanza ci sono emozioni o disturbi fisici che possono presentarsi e la floriterapia dona grandissimo aiuto e supporto.

Le miscele floreali non hanno nessuna controindicazione per la donna e il suo bambino, sono sicure e complementari a qualsiasi percorso.

In conclusione, i fiori sono rimedi dolci ma efficaci che garantiscono sostegno e supporto in questo meraviglioso viaggio.

 

BIBLIOGRAFIA

Rivista Italiana di Educazione Familiare, n. 2 – 2011

Le Sens de la Maternité, Jean-Marie Delassus (medico, filosofo,scrittore) – 1995

Dans l’intime des mères, Sophie Marinopoulos (psicologa-psicoanalista) – 2005

Articoli di Marcella Saponaro, ginecologia e medicina naturale

Testo Tesi Scuola di Nutraceutica e Tecniche Energetiche

Blog Roberta Sichi, floriterapeuta e Life coach

Guarire con i Fiori- E.B. 1930

Libera te stesso- E.B. 1932

Raccolta dispensa formazione “Maternità in Fiore” – Mammole School